di Giuseppe Smedile
Lunedì 2 settembre 2024, il nostro gruppo di ricerca dell’Istituto per la Cultura Siciliana, ha partecipato a Giardini Naxos al convegno organizzato dal Museo del “Parco archeologico Naxos”.
Durante i lavori è stata illustrata alla comunità una interessante proposta per la creazione di una rete di città di origine Greca /Fenicia nel Mediterraneo.
“Sulle rotte dei Greci e dei Fenici”.
Ha aperto i lavori, dopo una accoglienza garbata e attenta la padrona di casa, la d.ssa Gabriella Tigano, direttrice del Parco Archeologico di Naxos, relazionando sugli scambi Culturali nel Mediterraneo Antico, ben evidenziando quanto gli scambi culturali tra le città calcidesi levantini sulle coste siano stati cruciali per lo sviluppo delle comunità. Questi scambi comprendevano non solo beni materiali, ma anche idee, valori e tradizioni. Le rotte marittime hanno facilitato il commercio di merci come ceramica, metallo e altri manufatti che hanno influenzato la cultura materiale delle città coinvolte. Allo stesso modo, queste rotte hanno permesso il trasferimento di conoscenze e tecnologie tra le comunità, contribuendo alla diffusione di idee e innovazioni nel Mediterraneo antico.
A seguire, se mai ci fosse stata la necessità di certificare la bontà del progetto, molto rilevante è stata l’introduzione ai lavori del prof. Massimo Cultraro. Illustrando l’archeologia della Preistoria e Protostoria nell’Egeo e del Mediterraneo centro-occidentale egli ha fatto rilevare ai partecipanti, che per lo sviluppo del progetto risulta fondamentale comprendere l’importanza della ricerca con i relativi contributi nell’ambito archeologico.
Il Prof. Cultraro ha affrontato una vasta gamma di argomenti includendo l’analisi della cultura materiale, le strutture socio-economiche e l’archeologia del sacro, che contribuiscono significativamente alla conoscenza di queste antiche civiltà.
Molto importante, per fare rete con le altre realtà mediterranee, è il contesto dell’Archeologia Preistorica e Protostorica, cruciale per comprendere le origini e lo sviluppo delle antiche civiltà dell’Egeo e del Mediterraneo centro-occidentale. La relazione del prof. Cultraro ha offerto importantissime prospettive sulla cultura materiale, le strutture socio-economiche e i rituali di queste società antiche, gettando luce su una vasta gamma di aspetti della loro vita quotidiana e delle loro credenze spirituali.
In quanto prima colonia calcidese ha preso la parola l’assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Giardini Naxos Fulvia Toscano nella duplice veste di promotrice della rete delle città calcidesi di Sicilia e rappresentante dell’amministrazione locale, illustrando la fattiva collaborazione con Antonio Barone, direttore della Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa .
Attraverso la proiezione di esaustive slide ha tracciato il seguente percorso cognitivo di scambi e conoscenze e tecnologie per l’attuazione del Progetto.
Una ben articolata programmazione di condivisione delle conoscenze e tecnologie tra le città calcidesi levantini sulle coste del Mediterraneo antico potranno portare, nell’immediato futuro, importanti progressi e innovazioni nelle varie aree. Questi scambi coinvolgeranno settori come l’agricoltura e la pastorizia attraverso l’alta visibilità per il settore dell’accoglienza e ristorazione ma soprattutto ne beneficerà il segmento turistico/alberghiero museale che potrà potenziarsi in termini di accoglienza in condivisione con i siti artistici e culturali presenti nel bacino del mediterraneo.
In riferimento a quanto sopra da segnalare la presenza di prestigiose autorità internazionali quali: Fotis Vlachos, accompagnato dalla collega d.ssa Elena Rapti, in rappresentanza della Direzione per le Relazioni Internazionali ed EU – del Ministero della Cultura e dello Sport, Grecia. Con un ben articolato intervento entrambi hanno illustrato le strategie politiche del loro dipartimento, i piani di attuazione all’interno della grande regione Mediterranea da presentare alla comunità scientifica internazionale; punto focale del progetto il mantenimento all’interno del programma della tutela e la valorizzazione delle radici identitarie dei territori .
Estremamente interessante l’intervento di Jusêp Boya I Busquet, direttore del Museu Arcquelogia della Catalunva (MAC). Egli ha illustrato quanto la regione della Catalogna mostri chiare influenze greche attraverso elementi culturali e storici, come ad esempio l’arte, l’architettura e le iscrizioni.
Questi elementi dimostrano l’importante presenza greca nella regione, evidenziando una forte connessione con l’antica civiltà greca.
Illustrando le ricche collezioni del museo da lui presieduto, ha illustrato il percorso culturale dell’influenza greca in Catalogna, ben riflessa nei reperti archeologici, nelle tradizioni artistiche e nelle testimonianze storiche che rivelano una ricca eredità greca. Questi elementi culturali e storici sottolineano in modo tangibile e significativo l’importante contributo della cultura greca nella formazione dell’identità mediterranea della Catalogna.